venerdì 7 dicembre 2007

La guida e la mente altrui

Quest'oggi ho visto un paio di cose che mi hanno lasciato perplesso.
Caso numero uno: sto viaggiando lungo la strada principale, davanti a me un'altra auto, davanti a essa un SUV. Più avanti sulla destra si avvicina uno di questi grandi negozi/esposizione di strutture da giardino, come capanni in legno, gazebo ecc. ed evidentemente il guidatore del SUV vuole andare a dare un'occhiata, perchè una cinquantina di metri prima dell'ingresso mette la freccia, e comincia a rallentare. Arrivato lì svolta, e nello stesso momento la macchina dietro di lui fa l'ultima cosa che mi sarei aspettato: gli suona. Dà un colpo di clacson.
Il che mi fa subito domandare: ma che cavolo suoni? Pensavi avesse messo la freccia e rallentasse per divertimento? E nel caso più probabile che tu non abbia visto la sua freccia, ne consegue una domanda ancora peggiore: dove diavolo stavi guardando invece che sulla strada davanti a te..?
Poi dice succedono gli incidenti...
Manco a farlo apposta, la cosa si ripete poco dopo per me. Devo svoltare in una strada a sinistra, metto la freccia e mi fermo, perchè dalla direzione opposta arriva una colonna di macchine. Con la coda dell'occhio vedo un movimento a sinistra... mi giro, ed è un Mercedes che mi si è quasi-affiancato cercando di svoltare come me. E fin qui va bene, è un idiota, come ce ne sono tanti, che pensa di essere più bravo e furbo e veloce e di svoltare prima di me. Peccato che in quel punto ci fosse una deviazione, e quindi la scena si svolgeva sotto gli occhi di un paio di vigili che controllavano il traffico... Va bene, svolto, proseguo con il Mercedes dietro, e poco dopo arriva la ciliegina sulla torta: perchè devo entrare a destra nel cancello del mio ufficio. Quindi che faccio, metto la freccia a destra e rallento. Il guidatore del Mercedes evidentemente pensa: "ma l'avrà capito che sono un imbecille? Meglio dargliene conferma!" E così che fa? Nel momento che svolto, mi lampeggia con gli abbaglianti e sgasa superandomi indignato perchè gli ostruivo la strada.
E come al solito in questi casi, io rimango a domandarmi: ma la gente quando guida, a che cavolo pensa? Se una macchina mette la freccia e rallenta, sarà perchè vuol farti dispetto o perchè vuole svoltare? Capisco che le frecce si usano sempre meno, quindi non tutti ci hanno familiarità, però...

Lascio con un prezioso consiglio per gli acquisti:
"Quando i sintomi influenzali ti fanno sentire la testa come un pallone... non è il caso di farsela prendere a calci."

venerdì 9 novembre 2007

Lutto per il giornalismo

Enzo Biagi è morto. Viva Enzo Biagi.

Una conferma di più al vecchio adagio "Sono sempre i migliori che se ne vanno". I peggiori restano qua, purtroppo.
Dato il suo ruolo di colonna portante e figura di riferimento del vero giornalismo in Italia la salma sarà inumata in un cimitero di Roma, accanto alla tomba del Giornalismo e quella della Verità, deceduti da tempo.

Ironia a parte, addio sig. Biagi. Ci mancherai.

giovedì 11 ottobre 2007

Cosa volete, è sardo!

(Senza offesa per i sardi in generale, è ovvio!)
Manco a farlo apposta, torno a scrivere ed è giornata di argomenti che mi ispirano. Stavolta è una notizia sentita alla radio e che Libero News mi conferma: un muratore sardo, che convinto della sua infedeltà ha segregato, umiliato e violentato l'ex-fidanzata in Germania, ha ricevuto attenuanti dal giudice tedesco che l'ha condannato perchè è sardo, quindi andrebbe tenuto conto del diverso sfondo culturale ed etnico in cui è vissuto. E devo dire che è un discorso talmente assurdo che quasi non so da dove cominciare (a parte forse chiedermi come diavolo ha fatto questo a diventare giudice...). Mi astengo dal considerare i particolari, che nel campo del giornalismo moderno vanno sempre presi con una certa cautela, e mi riferirò all'episodio in generale. Per prima cosa, non posso fare a meno di ravvisare un certo razzismo di fondo in una sentenza come questa, una sorta di altezzosità da dire "è una specie inferiore, è comprensibile se ha comportamenti del genere"; non voglio lasciarmi andare a facili provincialismi, ma viene il dubbio: il giudice ha forse trascorsi da SS?
Secondo, cosa vuol dire che il suo retaggio (non)culturale è un'attenuante? Che siccome dalle sue parti il rapporto uomo/donna è diverso, è più comprensibile se gli usa violenza? Aspetto con ansia la prossima occasione in cui un immigrato arabo vorrà infibulare sua figlia, allora. Siccome dalle sue parti è cosa usuale, immagino che se la caverà con poco...
Ancora: la legge, perlomeno in Italia, non ammette nemmeno l'ignoranza di una legge. In pratica, non importa se non sapevi che fosse sbagliato o illegale, paghi lo stesso. E nemmeno sei tu che decidi a quali leggi sottostare oppure no, il massimo del controllo che ti è permesso in questo senso è votare a un referendum o cambiare cittadinanza. Quindi, perchè ancora dovrebbe essere scusato, anche se parzialmente, un essere che agisce con tale disprezzo per l'esistenza e la persona altrui? Cosa importa se lo fa per "ragioni culturali"?
Pare che adesso gli avvocati stiano cercando di portare il caso in Italia, dove si spera che il caso sia esaminato da persone un po' meno decerebrate che in Germania, e che riconoscano la reale gravità di quel che ha fatto il mostro sardo. Una parte ragionevole di me mi sussurra di lasciare che la giustizia lo condanni ad una pena in carcere secondo legge; ma un'altra parte pensa che sono casi come questi che meriterebbero la legge del taglione o la pena di morte. E devo dire che, chiedendomi "a cosa potrà mai servire un individuo del genere?", non mi sento di dargli del tutto torto.

Il diritto d'autore vs la pirateria

Ancora un link dal blog di Attivissimo, ma che ha generato un'interessante discussione nei commenti: ancora una volta al centro dell'attenzione la controversa questione tra detentori di copyright e "pirati" del peer-to-peer. "Colpirne uno per educarne cento" sembrerebbe il motto che la RIAA, l'associazione dei discografici americani, vuole insegnare al pubblico, dato che la donna che ha avuto la sfortuna di essere beccata (complici alcune sue ingenue imprudenze), è stata condannata a pagare 222.000 dollari di multa più spese processuali per avere scaricato e condiviso su Kazaa ben ventiquattro canzoni. Sono tantissime, lo so, e ovviamente la condannata ha già annunciato che farà ricorso, ma quel che è più interessante è la controversia di princìpi tra la realtà della pirateria, dei prezzi eccessivi della produzione musicale, sostenitori del diritto d'autore come della libera distribuzione, e relative filosofie di base, che puntualmente si ripresenta ad ogni comparsa di una notizia del genere (vedi appunto i commenti all'articolo di Attivissimo, i concetti esposti sono tutti molto interessanti).
Qui mi premeva sottolineare concetti che prendono spunto da un intervento di "Rado il figo": in relazione al degrado della situazione della pirateria, riferisce che alcuni suoi conoscenti sono a un punto tale che non vanno più al cinema, ai concerti, non comprano più CD musicali o film su DVD nemmeno in edicola, perchè tanto si può scaricare tutto gratis da Internet (salvo poi avere la faccia tosta di lamentarsi perchè mancano i contenuti speciali et similia).
Al che vorrei rispondere che non ne ho mai visti personalmente, ma quelli che nomina mi sembrano soltanto ragazzi stupidi che ormai per principio, pigrizia o abitudine qualunque cosa vogliano la scaricano. Non mi verranno a dire che per loro 5 Euro di CD (se li costassero) sarebbero una grossa spesa... non si può includere individui del genere nel discorso, perchè scaricherebbero qualunque cosa comunque, per quanto basso possa essere il loro prezzo. Sono come i discografici da "in galera tutti i pirati!", sono arroccati sulle loro posizioni e da lì non si smuoveranno. Noi dobbiamo lavorare sulle posizioni di mezzo, disposte a cambiare. Anch'io ad esempio, costasse di meno credo che comprerei più musica su CD, perchè mi piace sperimentare. (E' vero che sono anche piuttosto pigro, altrimenti avrei già guardato i cataloghi online di MP3 senza DRM, o provato il settore indie in rete...) Senza contare che è sì ingiusto pagare troppo, ma quando si paga niente si tende a dare poco valore al bene ottenuto, e questo sminuisce il lavoro di quelli che l'hanno creato...
Comunque, in un mondo come quello odierno, in cui tutto è facilmente duplicabile, ormai possiamo fare affidamento solo sull'onestà della gente, indirettamente responsabilizzandola. Esempio lampante sono i webcomic. Ce ne sono tantissimi, tutti prodotti e pubblicati in proprio, e i guadagni agli autori derivano meritocraticamente dalla loro abilità e popolarità vendendo magliette, illustrazioni e copie rilegate. Certo, chiunque potrebbe solo salvare le tavole sul disco rigido, oppure prenderle e pubblicarle per conto suo (come succede a volte su siti-community di artisti come Deviantart), ma pochi lo fanno... cosa che testimonia anche la validità della pubblicazione diretta senza intermediari: al massimo serve una persona che ti faccia il sito se non sei pratico, ma se tu editore/discografico vuoi rimanere della partita bisogna che cambi e ti adatti (ad esempio offrendo studio di registrazione e promozione professionali), altrimenti verrai messo da parte. E' anche di questo che si parla quando Attivissimo o chi altro dice "contenuti aggiunti". L'atmosfera di un concerto dal vivo, il vedere e sentire direttamente i propri beniamini, le orecchie che fischiano il giorno dopo... come anche la jewel case con il libretto di un CD, la copia rilegata del webcomic, il libro brossurato con sovracoperta, sono tutte cose che non si possono duplicare, e sono quelle che giustificano un prezzo maggiore della versione materiale rispetto all'opera nuda e cruda scaricata (anche se in effetti gli attuali prezzi dei CD, pur con scatola e libretto, sono esagerati). Se una cosa costa poco (il giusto), sarò invogliato a acquistarla regolarmente; se inoltre questa cosa mi piace, sarò ben contento di pagare anche qualcosa di più. Se invece ti prendi la versione piratata, stai a quello che passa il convento, ovvero il rischio della poca cura pur di vendere o distribuire in giro il materiale: MP3 tagliati o codificati male, film senza contenuti speciali, oppure ripresi con la telecamera dentro al cinema con audio pessimo e gente che tossisce in diretta... e a quel punto che cavolo ti lamenti a fare?
Non c'è niente da fare, è ovvio che serve una revisione generale del modello di distribuzione e business discografico che pur avendo funzionato per anni e anni, adesso deve cambiare. I prezzi dei supporti materiali come i CD sono stati gonfiati artificialmente a livelli ingiustificabili, mentre la crescita di Internet ha stravolto il sistema di scambio, promozione e distribuzione. Appare evidente che le misure di sicurezza restrittive come il DRM finiscono per danneggiare solo chi non sa come aggirarle, ovvero gli acquirenti onesti, i pirati continuano indisturbati, considerando che quella qui citata è la prima sentenza conclusa contro uno di loro, e le case discografiche non riescono o non vogliono rendersi conto di starsi aggrappando a un sistema obsoleto che diventa sempre meno valido. Poche eccezioni stanno cominciando a vendere via Internet brani MP3 anche di cantanti famosi, e privi di sistemi di protezione... speriamo che il futuro porti maggiore lungimiranza, specialmente ai produttori di contenuti e legislatori in giro per il mondo, che solitamente non sono molto rapidi a recepire i cambiamenti.

Back on track, sono tornato

Eccomi qua, sono tornato dalle vacanze. Ok, a dire la verità sono tornato a fine Agosto, ma ho avuto qualche difficoltà a ripartire... penso capiate cosa intendo.
Per cominciare, una segnalazione veloce: il solito appello falso per qualcuno che è tanto malato e ha tanto bisogno di aiuto. I nomi e numero di telefono dell'ospedale cambiano periodicamente, ma i particolari da tenere d'occhio per riconoscere l'annuncio sono: il povero piccolo bambino che da mesi ha un'età 17 mesi, che ha bisogno di sangue RH+ per una "leucemia fulminante". Inutile dire che è una boiata, che nel migliore dei casi è scaduto da tempo, mentre nel peggiore intasa i centralini degli ospedali (come sta facendo) e raccoglie strada facendo quel simpatico strascico di trecento indirizzi e-mail in CC: che tanto piacciono agli spammer professionisti. Se la ricevete, cancellatela senza troppi rimpianti.
Altra notizia è che in Cina durante la Golden Week, una loro festa nazionale, 1.4 milioni di computer sono stati infettati da un trojan che al solito pare cerchi di rubare password, numeri di carte di credito ecc. Posso solo sperare che non vengano usati in una qualche botnet, come successo qualche tempo fa con il virus Storm.
Nota personale: cominciare a linkare siti esterni che non siano solo il blog di Attivissimo...

martedì 31 luglio 2007

Clima... "bizzarro"

Questo 2007 verrà probabilmente chiamato dai giornalisti che alla fine dell'anno ne tireranno le somme "l'anno del clima impazzito". Pensateci, tiriamo due somme già da adesso: l'inverno è stato anormalmente caldo, è stato già tanto se è sceso sotto zero. Temperature veramente fredde in compenso si sono avute a intermittenza nei primi mesi dell'anno, quando di solito marzo "pazzerello" e la primavera cominciavano a scaldare i campi e funestarci con la pioggia imprevedibile. Che tra l'altro non è caduta granchè, facendo temere siccità per l'estate (previsione rivelatasi fondata, alcune località balneari sono bloccate perchè mancanti dell'acqua sufficiente a sostenere la stagione turistica), oppure caduta in isolati nubifragi che come è successo altre volte sommergono i malcapitati residenti ma non crea grande riserva nelle falde. Adesso l'estate sembra rispettare il copione, con temperature sulla trentina di gradi all'ombra, afa e le classiche raccomandazioni per gli anziani "a rimanere in casa nelle ore più calde". Ma come è già successo altre volte quest'anno, basta una giornata un po' diversa per far crollare il termometro di dieci gradi in un sol colpo. Evidentemente c'è qualcosa che non va con il clima, che quest'anno chissà perchè sembra più evidente... non sembra pensarla così il signor George W. Bush, che ha di nuovo allegramente disertato la riunione mondiale sul clima, si vede che per lui è normale così. Dopotutto, come dargli torto? L'economia degli Stati Uniti (nei settori che importano a lui) vanno bene, come l'esportazione di pace e ipocrisie, e l'importazioni di bare con soldati morti; sta attivamente provvedendo per assicurarsi nuove riserve petrolifere per fare andare avanti quella caldaia a gasolio che è la federazione degli Stati Uniti d'America, e che lui si sta impegnando a mantenere tale, ci mancherebbe; la sua aspettativa di vita residua sarà di quanto, venti, trent'anni al massimo? Nel frattempo lui potrà continuare a vivere nel lusso, poi alle catastrofi ambientali e agli sconvolgimenti climatici ci penseranno i suoi (e nostri) figli, eventualmente.

venerdì 27 luglio 2007

38° Anniversario dello sbarco sulla Luna

20 luglio 1969. "Un piccolo passo per l'uomo, un balzo da gigante per l'umanità"...
Il giorno fatidico in cui, spinto da una politica di competizione verso l'avversario Russia (la famosa "corsa spaziale") ma anche dalle forza insopprimibile dei sogni e dell'ingegno umano, un uomo mise per la prima volta piede su un altro corpo celeste. Ovviamente fu il nostro satellite Luna, il più vicino e facile da raggiungere, ma fu ugualmente un risultato eccezionale per le risorse dell'epoca. Molti problemi dovettero essere risolti con tecnologie inventate appositamente, spingendo al limite l'intelligenza degli scienziati coinvolti. Le risorse erano illimitate, ma il tempo stringeva... non si poteva permettere che i russi ripetessero il successo di Yuri Gagarin, il primo uomo nello spazio. Era una questione di politica, di prestigio e orgoglio nazionale. All'epoca.
Adesso, a distanza di tanti anni, la questione del "siamo arrivati prima noi" non ha più tanta importanza. Rimangono le tecnologie sviluppate in quel periodo frenetico (forse uno dei pochissimi periodi di 'boom' tecnologico che non riguardi una guerra) e che sono utilizzate ancora oggi come il teflon, le celle a combustibile per l'energia elettrica e altre... Ma sopratutto, rimane lo straordinario risultato che davvero, come commentò Neil Armstrong non era solo americano, ma accomunava tutta l'umanità: giungere fisicamente, non soltanto con sonde automatiche ma con il nostro fragile guscio umano, su un corpo celeste diverso dalla natìa Terra, e fare ritorno. Un risultato unico, senza precedenti nè successori, e che testimonia le imprese eccezionali che gli esseri umani possono compiere quando mettono da parte le trivialità terrene per seguire i sogni del proprio cuore e la parte più positiva del proprio intelletto. L'uomo è sempre stato un animaletto ingegnoso e caparbio, fin dai tempi delle lame di selce; se smette di strillare e tirare pietre ai propri simili, può scendere dagli alberi, e aspirare alle stelle.

lunedì 9 luglio 2007

Altri avvertimenti contro i virus

Il male non riposa mai, a quanto pare: il giorno dopo aver pubblicato svariati allarmi sicurezza, il sempre pronto Attivissimo ne ha pubblicati altri due: Il virus di Harry Potter e quello dell'I-Phone.
E' la solita tattica: un astuto programmatore o spammer sfrutta la moda del momento o l'argomento di attualità per sdoganare un link o un download presso l'utente ricevente. E una volta che questo ci è cascato, aprendo l'allegato o seguendo il collegamento, il più è fatto ed è il trionfo per l'invasore mentre sono dolori per il malcapitato. Vi consiglio di leggere per intero gli articoli collegati, ma comunque i consigli sono gli stessi in questi casi: usare il buon senso per qualsiasi offerta, specialmente quelle che sembrano troppo belle per essere vere, e diffidate di tutte le e-mail, anche quelle che (apparentemente) arrivano da indirizzi di amici.

lunedì 2 luglio 2007

Ultimi (falsi) allarmi sicurezza

Bene, visto che nel profilo dico che lo avrei fatto, immagino che dovrò farlo... trascurato forse per troppo tempo. Gli ultimi avvisi per la sicurezza arrivati dal blog dello stimato giornalista informatico Paolo Attivissimo:
-- Falso bollettino di sicurezza Microsoft: una mail che avvisa di una falla in Windows, ed offre un link per scaricare una patch apposita. In realtà si tratta di un cavallo di Troia (trojan horse).
-- Red Bull la bibita che potrebbe ucciderti: mail allarmistica scritta in italiano piuttosto "da valletta straniera", che avverte dei presunti pericoli insiti nelle sostanze contenute nella celebre bibita. "Ti mette le ali" assume tutto un altro significato...
-- Allarme sicurezza sulla integrità dei dati in arrivo: ovvero, Repubblica.it e il TG-uno dimostrano notevole professionalità nel presentare le notizie (non crediate che gli altri siano meglio).
-- Truffa alla nigeriana, attenti alle offerte di denaro: un grande classico che piacerà a grandi e piccini. (Ovvero: se qualcuno vi offre soldi su Internet, non prendetelo più sul serio di uno sconosciuto per la strada che fa la stessa offerta).
-- Infettati molti grandi siti, attenzione a cosa visitate: un po' vecchiotta per la verità ma sempre valida. Migliaia di siti ospitati su server che usano IIS di Microsoft sono stati infettati, e rischiano di infettare chiunque li visiti con un sistema operativo Windows.
Infine per divertirsi un po', attenzione al Diavolo nascosto nei codici a barre! Pare che qualche squilibrato con un po' troppo tempo libero voglia che i codici a barre vengano cambiati, perchè alcune barre alle estremità possono essere interpretate come 666, il numero della bestia. Particolarmente divertenti, anche se un po' lunghi, i commenti all'articolo in cui il promotore del cambiamento espone la propria visione del "problema"... roba da Babbo Natale e fata Campanellino.

venerdì 29 giugno 2007

Net Blues, il Blues del navigatore senza rete

Aggiornamento: la connessione decente e usabile è arrivata! Un ragazzo veloce e competente è arrivato stamattina, e in poco tempo ha collegato router Alice, telefono VOIP in omaggio, controllato il collegamento e la velocità. Finalmente possiamo tornare a una navigazione degna di questo nome, senza aspettare due minuti per una immagine formato francobollo che forse arriverà.
Ok, lo so che aggiorno il blog un po' quando pare a me (ma questo rispecchia lo spirito con cui l'ho aperto!), ma stavolta c'è una valida scusa. Da un po' di tempo avevamo preso FastWeb per il collegamento internet dell'ufficio, ma disagi sia tecnici come la linea che ogni tanto si incantava, sia economici come tariffe troppo alte, ci hanno indotto a tornare a Telecom. Perchè non un'altra compagnia, direte voi? Perchè per andare da una compagnia non-Telecom all'altra, in Italia, bisogna per forza passare per un certo periodo per Telecom stessa, con buona pace della supposta liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni. Magari prossimamente scriverò un articolo anche su questo...
Insomma, tornando alla nostra storia, una settimana buona fa arriva il tecnico che controlla velocemente l'impianto telefonico, ci fa firmare un paio di moduli per il subentro, e poi sposta lo spinotto della linea dall'apparecchio di FastWeb alla spina normale (lavoro che poteva eseguire anche una scimmia con istruzioni per telefono, ma a quanto pare a loro piace mandare i tecnici in giro). A questo punto gli chiedo quanto ci vorrà per avere il modem Alice e, cosa più importante, la portante ADSL, perchè vede, a noi serve per lavorare. Il tecnico risponde, in tutta sincerità, che lui è stato mandato solo per fare la riconversione dell'impianto telefonico, per internet è meglio se telefoniamo al 191 e chiediamo, saranno più informati.
Così faccio, e scopro che per qualche strano motivo, per noi è stato richiesto solo il cambio di gestore, e non la linea ADSL perchè, a quanto pare, "non si può richiedere trasferimento e ADSL" insieme. Con il 191? L'offerta per le ditte? Non possiamo chiamare il ragazzo che era venuto ad illustrarci le varie offerte perchè non abbiamo il suo numero, e la signorina del call center non può darcelo per via della privacy... può solo inoltrare una nuova richiesta per la linea, ma ovviamente serviranno i classici "massimo 20 giorni" perchè arrivi, oltre al tempo che abbiamo aspettato perchè ci riallacciassero. Ed ovviamente nel frattempo l'unica cosa da fare è usare la linea a 56k con sola tariffazione della telefonata di Telecom, solo che invece che 56, o anche 50 o 45, è una tremenda 36k effettivi, per di più anche un po' lenta a rispondere. E per fortuna che avevamo i modem già nei PC e prese telefoniche extra alle scrivanie!
Ora, non fraintendetemi: ho avuto la linea a 56k a casa per anni, e sono un tipo che sa accontentarsi... al suo confronto una 256k è un fulmine, ma con una linea come quella, che a tratti si addormenta, e non ha l'adeguata preparazione (leggi: tariffazione forfettaria, avviso di chi ha chiamato nel frattempo) tornare al dial-up può essere frustrante anche per me.
Così, da più di una settimana, stiamo aspettando che arrivi un collegamento decente per poter navigare tranquillamente, e io poter ricominciare a postare senza tanti dolori. Spero che valga come scusante...
A difesa della ex-monopolista, va detto che ieri abbiamo ritrovato il foglio con appuntato il numero del rappresentante, l'abbiamo chiamato, e anche lui concordava che la faccenda era strana e avrebbe controllato cosa era successo. Oggi ci ha chiamati l'ufficio tecnico Telecom, comunicando che lunedì arriverà il tecnico per installazione eccetera. Speriamo!
Sarebbe bello riavere finalmente una connessione usabile. Restate sintonizzati per aggiornamenti...

lunedì 11 giugno 2007

NoLoveBoyDay, or: True or false, you will NOT come with me

Update: the "pending confirmation" has arrived. Fellow Paolo Attivissimo, always good at this kind of journalistic research, has posted an article much clearer than mine, in which he exposes many more details regarding the signatures, the initiative, the counter-initiative... To sum it up, the idea has come from the site of highly questionable taste of the "International Boy Love Day", proposing to light up an azure candle to celebrate this day for "boy love" and those who love boys. (On their site they are lamenting they are persecuted despite the fundamental right to freedom of expression; they are also declaring they are not for child pornography o pedophilia, but for "consensual sexual boy relationships with older males"... maybe they should make up their mind. And inform themselves that the age of consent is a little higher.)
The E Polis newspaper thought to start a counter-initiative, in other words collecting signatures to block site and "Day", and bring them to the attention of public opinion. To advertise it, some emails with rather incomplete informations are being passed around, maybe originated from some clumsy, overzealous reader.
For further info, read the original article from Attivissimo. (In Italian, sorry. Some details can still be extracted though.)

I have heard from a blogger colleague of the "No Love Boy Day" initiative, made to counter the "Love Boy Day" that apparently would be celebrated on the Internet by the "pedophile pride" movement, that is, a bunch of funny fellows like the ones that would like to found a party of their own in Holland, to proclaim to the world how unfair it is that their "legitimate" way of loving is ferociously disapproved. With my limited detective abilities (Google from work), I haven't been able to find a definitive confirmation to the thing, only a bunch of links to the "No" initiative, that is bouncing from one blog to another, to the SafeHaven Foundation that would reportedly be promoting the initiative itself, but that on its website just advertises its philosophy and its books, and other various links to the above mentiond books. Further research could lead to more informations, but time is short, and I find it quite odd that they can't be found, easily available and duly advertised like it's usually done for this kind of manifestations. Thus I'm growing the suspicion that it's just a hoax created to grow the public's adversion toward those persons, and that blogger and not-bloggers are spreading with the best intentions but without much verification... confirmation pending from other sources.

One thing however can be said about the whole thing of "pedophile pride". It is NOT something to be proud of. I saw that on their websites they play the martyrs, invoking freedom of expression, asking that is acknowledged their chance at loving and being loved from "young boys and girls". Here we're not talking about something like gay pride, unfair discrimination toward what one is since birth and that involves responsible adults that love each other (moreover, I think it's really bad taste to reuse the term for their own movement, but it seems those individuals have since long forgotten what shame is). Sirs, maybe you don't get one thing: the world hate and defame you not for what you are, but for what you do. And what you do is disgusting.
Consider a couple of thingies: however you put it, you are talking of "romantic relationships", that we all know how you make them end up sooner than later, with boys and kids, that are not deemed capable of free will, not for the law nor for biology. This means they haven't matured yet enough conscience of themselves, their body, their personality and their sexuality, if they even know what that is. This also means that by doing what you do, first of all you do violence to another individual, thing that goes against the principles of freedom that you advocate so much, if not plagiarism sometimes or a hardly healing psychological trauma. Second consideration, to use plain talk: to satisfy your dirty needs, both with little boys and girlies, it's about shoving stuff in places where it cannot, and should not, enter anything. This leads to the impossibility of the action, or to wounds and pain that I don't think reconcile much with the concept of "love" you talk about. Still the aforementioned violence; it's not by chance that they are called "sexual abuse crimes". Not to mention the use and spreading of photographic material or movies... it doesn't matter if it's not you, the act alone of using them knowing their origin, anything but consensual, makes you a partner in the crime, like you were there. Okay, there are comics and other graphical representations originated from a pencil and not from the shooting of a crime; but creating or watching those drawings is the sign of an inclination that's anything but healthy.
And now, tell me dear mister pedophiles, or "child lovers" if you like... on what basis should the world approve and accept you for these things? How can you ask not to be incriminated and ostracized by practically anyone for what you do, for your requests to legitimate your crimes against the person and childhood?

NoLoveBoyDay, ovvero: Vero o falso, tu NON verrai con me

Aggiornamento: le "ulteriori conferme" sono arrivate. Il buon Paolo Attivissimo, sempre bravo in questo genere di ricerche giornalistiche, ha pubblicato un articolo ben più chiaro del mio, in cui espone molti più particolari riguardo la raccolta di firme, l'iniziativa, la contro-iniziativa... In sintesi, l'idea è partita dal sito di gusto altamente dubbio del "International Boy Love Day", proponendo di accendere una candela azzurra per celebrare questa giornata per "l'amore per i ragazzi" e coloro che amano i ragazzi. (Sul loro sito si lamentano di essere perseguitati a dispetto del diritto fondamentale alla libertà d'espressione; inoltre dichiarano di non essere per la pornografia infantile o la pedofilia, ma per le "relazioni sessuali consensuali di ragazzi con uomini più grandi"... forse si dovrebbero decidere. E informarsi che l'età per essere considerati capaci di intendere e di volere è un pò più alta.)
Il giornale E Polis ha pensato di far partire una contro-iniziativa, ovvero una raccolta di firme per bloccare sito e "giornata", e richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica. Per pubblicizzarla sta girando una catena di email dalle informazioni piuttosto incomplete, forse originata da qualche maldestro lettore troppo zelante.
Per maggiori informazioni, leggete l'articolo originale di Attivissimo.


Da un collega blogger sono venuto a conoscenza dell'iniziativa "No Love Boy Day", per contrastare il "Love Boy Day" che apparentemente vorrebbe celebrare su Internet il movimento per "l'orgoglio pedofilo", ovvero un branco di burloni tipo quelli che in Olanda vorrebbero fondare un partito tutto suo, per proclamare al mondo quanto sia ingiusto che il loro "legittimo" modo di amare sia disapprovato ferocemente. Con le mie limitate capacità investigative (Google dall'ufficio), non sono riuscito a trovare conferme definitive alla cosa, solo un sacco di link all'iniziativa "No", che sta rimbalzando da un blog all'altro, alla SafeHaven Foundation che starebbe promuovendo l'iniziativa, ma che sul suo sito pubblicizza soltanto la propria filosofia e i propri libri, e vari link sparsi ai suddetti libri. Ulteriori ricerche potrebbero portare maggiori informazioni, ma il tempo è tiranno, e trovo alquanto strano che non si trovino, facilmente disponibili e debitamente pubblicizzate come solitamente accade per questo tipo di manifestazioni. Mi viene quindi il dubbio che sia una bufala creata per alimentare l'avversione popolare verso certi soggetti, che blogger e non stanno diffondendo con le migliori intenzioni ma senza molti riscontri... attendo ulteriori conferme da altre fonti.

Una cosa però si può dire riguardo a tutto il complesso del "orgoglio pedofilo". NON è una cosa di cui essere orgogliosi. Ho visto che sui loro siti fanno i martiri invocando la libertà di espressione, chiedendo che venga loro riconosciuta la possibilità di amare ed essere amati da "giovani ragazzi e ragazze". Qui non si sta parlando di una cosa come l'orgoglio gay, ingiuste discriminazioni verso ciò che si è dalla nascita e che comunque coinvolge adulti consenzienti che si vogliono bene (anzi trovo veramente di cattivo gusto riprendere tale termine per il proprio movimento, ma a quanto pare questi individui hanno da tempo dimenticato cosa sia la vergogna). Signori, forse non avete capito una cosa: il mondo vi odia e vi infama non per quello che siete, ma per quello che fate. E quello che fate è disgustoso.
Considerate un paio di cosette: comunque la mettiate, state parlando di "relazioni romantiche", che tutti sappiamo com'è che le fate finire prima che poi, con bambini e ragazzini, che non sono considerati, nè per la legge nè per la biologia, capaci di intendere e di volere. Questo significa che non hanno ancora maturato una sufficiente coscienza di sè, del proprio corpo, della propria personalità e men che meno della propria sessualità, se sanno che cos'è. Questo significa anche che facendo quello che fate, compite prima di tutto una violenza ad un altro individuo, cosa che va contro i principi di libertà che tanto invocate, se non a volte un plagio o un trauma psicologico difficilmente sanabile. Seconda considerazione, per dirla schietta: per fare i vostri porci comodi, sia con maschietti che con femminucce, si tratta di ficcare roba in posti dove non può, e non dovrebbe entrare niente. Il che porta alla impossibilità fisica dell'atto, oppure a ferite e dolori che non credo si riconcilino molto con il concetto di "amore" di cui parlate. Sempre la violenza di cui sopra; non è un caso se li chiamano "reati di violenza sessuale". Per non parlare dell'uso e diffusione di materiale fotografico o filmati... non importa se non siete voi, il fatto di utilizzarli conoscendone l'origine tutt'altro che consensuale vi rende complici dello stupratore, come se foste lì presenti. D'accordo, esistono anche fumetti e altre rappresentazioni figurative scaturite da una matita e non dal filmare un reato; ma comunque creare o visionare tali disegni è indice di una inclinazione tutt'altro che salutare.
E adesso, ditemi un po' cari signori pedofili, o "amanti dei bambini" che dir si voglia... in base a che cosa il mondo vi dovrebbe approvare e accettare per queste cose? Come potete pretendere di non essere incriminati e ostracizzati praticamente da chiunque per quello che fate, per le vostre richieste di legittimare i vostri crimini contro la persona e l'infanzia?

sabato 26 maggio 2007

Nani da giardino

Stamattina il postino ha portato, tra le altre cose, L'Informatore della Coop. Mi metto a sfogliarlo distrattamente per una lettura veloce, quando mi cade l'occhio sulla colonna delle segnalazioni per feste e iniziative varie. Il trafiletto si intitola"Nani d'autore", e avvisa che a Bagno a Ripoli, provincia di Firenze, si terrà un convegno di due giorni dal titolo "Da Morgante a Mammolo: fenomenologia del nano da giardino". Sì sì, avete letto bene.
A quel che dice l'articolo, il programma prevede un aperitivo sul tema "Quando il nano da giardino diventa opera d'arte e di design", seguito da "Cena ai sapori e profumi di mela", con Fantoni che interpreta il nano, e dopocena con presentazione del libro "Così parlò il nano da giardino". Il giorno dopo parte il convegno vero e proprio, dove (cito) "architetti, paesaggisti, esperti di cinema, esploreranno il mondo dei nani da tutte le angolazioni possibili, compreso il fenomeno dei Comitati di liberazione dei nani". A seguire la presentazione del libro "Un Pisolo in giardino", una visita guidata al Giardino di Boboli, e altre cose. L'unica qualità che redime il tutto è che gli incassi degli ingressi saranno devoluti all'Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze.
Ora, qui io mi chiedo: a parte il concetto e il tema grandemente d'ebbrezza etilica su cui hanno fatto addiritura un convegno, per la cultura di una società, che si esplorino anche tali sfaccettature è segno positivo , oppure è segno di decadenza ormai irrimediabile parare di serietà questioni così triviali? Insomma, dobbiamo leggerlo come un bene, come curiosità verso ogni campo della cultura umana, o ormai ci siamo bevuti il cervello?
(Io personalmente ero basito già a leggere il titolo del convegno...)

mercoledì 16 maggio 2007

Opening post

Perchè versioni in due lingue? Perchè posso, direi. So l'inglese piuttosto bene, ho già tradotto qualcosa prima d'ora, e nessuno si è lamentato finora. E poi ho questa stupida illusione che se qualche tizio italiano potrebbe trovare interessanti questi miei post, potrebbe valere lo stesso per qualche tizio inglese. Forse.

Why double-language version? Because I can, I guess. I know english pretty well, I already translated something before, and nobody complained so far. And I have this stupid delusion that if some Italian dude may find these posts interesting, it could be the same for some English dude. Maybe.

Well, here we are.
It starts today, with this post, this personal blog of mine. Me, when the last thing I thought I would ever do was to open a blog. But you know, you can never tell what future has in store for you... In this case, the event that started all was that one of my favorite blogs, due to some anonymous users a bit too much passionate in advocating their opinions on a particularly controversial topic (long story... maybe in a future post), has been forced to limit comments to blogposts to registered users only. And this obviously means only users registered with a Google or Blogger account.
Until then I had used the option standing halfway between anonymous and registered comment, that is to say comments with nickname and antispam captcha; it's not the greatest warranty in the world, but if you're consistent in your use of nickname, it spares you from having to memorize another username + password, at the negligible cost of writing every time the captcha.
Needless to say this change of ways cut me out; I thought, not that bad, but reading posts and comments without replying... in the end I couldn't resist anymore, and I finally resolved to register. (Moreover, seems like Google and Blogger have now common accounts, that means with your Blogger registration, now "Google account", i can later activate GMail too and other services from Big G. Score!)
Obviously, creating a Blogger account allows you to create a blog, so I thought... why not? This way I'll have a space where I can write down the things that I grind sometimes inside my head, not keeping them plugged in anymore. You're interested or not, your business: I write them down here just because, if someone likes them or ponders over them, all the better. (I could add, nowadays even the postman and his cat have a blog, but that's not excuse for almost anything in the world...).
A much needed clarification: here you won't find the narrations of what I've done today, if I fought with my girlfriend and other mundane amenities: I know very well that the blog origin is as an online personal log, but practice by now has demonstrated that it can go far beyond. Moreover, like many other computer users a bit above the average, I kinda value my privacy and thus I'm tight on personal informations. A thing that, among other things, I doubt you could care much about...
Observations, reflections, what goes on inside my head and I feel like writing, occasionally the important news security advisory. If you think it may interest you, try to give it a read: if you like it and decide to stay, I will be none other than pleased.

martedì 15 maggio 2007

Post d'apertura

Bene, eccoci qua.
Parte oggi, con questo post, questo mio personale blog. Proprio io, che l'ultima cosa che pensavo avrei mai fatto era aprire un blog. Ma si sa, non si può mai prevedere cosa ti riserva il futuro... In questo caso, l'evento scatenante è che uno dei miei blog preferiti, a causa di utenti anonimi un po' troppo ferventi nel sostenere le proprie opinioni su una questione particolarmente controversa (è una lunga storia... magari in un prossimo post), si è visto costretto a limitare i commenti ai post ai soli utenti registrati. E questo significa ovviamente utenti registrati con account Google o Blogger.
Fino a ad allora io avevo usato la possibilità a metà strada tra commento anonimo e utente registrato, vale a dire commento con nick e captcha antispam; non è la garanzia più grande del mondo, ma se uno è costante nell'uso del nick, ti risparmia dover memorizzare un'altro nome utente + password al trascurabile prezzo dello scrivere il captcha ogni volta.
Inutile dire che il cambiamento di "politica" mi ha tagliato fuori; mi son detto poco male, ma leggere post e commenti senza poter replicare... alla fine non ce l'ho più fatta, e mi sono deciso a registrarmi. (Tra l'altro pare che adesso Blogger e Google abbiano gli account in comune, il che significa che con la registrazione su Blogger, adesso "Google account", posso eventualmente attivare anche GMail e altri servizi di big G. Meglio!)
Ovviamente, creare un account Blogger ti permette anche di creare un blog, così mi sono detto... perché no? Perlomeno avrò uno spazio dove buttar giù i rovelli che a volte mi rigiro per la testa, senza tenerceli più tappati dentro. Se vi interessano o no, affari vostri: io li scrivo qui per scriverli, e se a qualcuno poi piacciono o li fanno riflettere, meglio. (Potrei aggiungere: ormai il blog ce l'ha anche il macellaio e il suo gatto, ma non è una giustificazione per quasi niente a questo mondo...).
Una precisazione doverosa: qui non troverete narrazioni di quel che ho fatto oggi, se ho litigato con la mia ragazza o altre amenità mondane: so bene che l'origine del blog è quella di diario personale online, ma la pratica ha ormai dimostrato che il suo uso può andare ben oltre. Inoltre, come molti altri utenti di computer di livello un po' sopra la media, tengo abbastanza alla privacy e quindi sono avaro di informazioni personali. Cosa di cui tra l'altro dubito vi possa importare granché...
Osservazioni, riflessioni, quello che mi passa per la testa e ho voglia di scrivere, occasionalmente la notizia o l'avviso di sicurezza importante. Se pensate vi possano interessare, provate a dare una letta: se vi piace e decidete di rimanere e seguire, non potrà che farmi piacere.