martedì 31 luglio 2007

Clima... "bizzarro"

Questo 2007 verrà probabilmente chiamato dai giornalisti che alla fine dell'anno ne tireranno le somme "l'anno del clima impazzito". Pensateci, tiriamo due somme già da adesso: l'inverno è stato anormalmente caldo, è stato già tanto se è sceso sotto zero. Temperature veramente fredde in compenso si sono avute a intermittenza nei primi mesi dell'anno, quando di solito marzo "pazzerello" e la primavera cominciavano a scaldare i campi e funestarci con la pioggia imprevedibile. Che tra l'altro non è caduta granchè, facendo temere siccità per l'estate (previsione rivelatasi fondata, alcune località balneari sono bloccate perchè mancanti dell'acqua sufficiente a sostenere la stagione turistica), oppure caduta in isolati nubifragi che come è successo altre volte sommergono i malcapitati residenti ma non crea grande riserva nelle falde. Adesso l'estate sembra rispettare il copione, con temperature sulla trentina di gradi all'ombra, afa e le classiche raccomandazioni per gli anziani "a rimanere in casa nelle ore più calde". Ma come è già successo altre volte quest'anno, basta una giornata un po' diversa per far crollare il termometro di dieci gradi in un sol colpo. Evidentemente c'è qualcosa che non va con il clima, che quest'anno chissà perchè sembra più evidente... non sembra pensarla così il signor George W. Bush, che ha di nuovo allegramente disertato la riunione mondiale sul clima, si vede che per lui è normale così. Dopotutto, come dargli torto? L'economia degli Stati Uniti (nei settori che importano a lui) vanno bene, come l'esportazione di pace e ipocrisie, e l'importazioni di bare con soldati morti; sta attivamente provvedendo per assicurarsi nuove riserve petrolifere per fare andare avanti quella caldaia a gasolio che è la federazione degli Stati Uniti d'America, e che lui si sta impegnando a mantenere tale, ci mancherebbe; la sua aspettativa di vita residua sarà di quanto, venti, trent'anni al massimo? Nel frattempo lui potrà continuare a vivere nel lusso, poi alle catastrofi ambientali e agli sconvolgimenti climatici ci penseranno i suoi (e nostri) figli, eventualmente.

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