sabato 26 maggio 2007

Nani da giardino

Stamattina il postino ha portato, tra le altre cose, L'Informatore della Coop. Mi metto a sfogliarlo distrattamente per una lettura veloce, quando mi cade l'occhio sulla colonna delle segnalazioni per feste e iniziative varie. Il trafiletto si intitola"Nani d'autore", e avvisa che a Bagno a Ripoli, provincia di Firenze, si terrà un convegno di due giorni dal titolo "Da Morgante a Mammolo: fenomenologia del nano da giardino". Sì sì, avete letto bene.
A quel che dice l'articolo, il programma prevede un aperitivo sul tema "Quando il nano da giardino diventa opera d'arte e di design", seguito da "Cena ai sapori e profumi di mela", con Fantoni che interpreta il nano, e dopocena con presentazione del libro "Così parlò il nano da giardino". Il giorno dopo parte il convegno vero e proprio, dove (cito) "architetti, paesaggisti, esperti di cinema, esploreranno il mondo dei nani da tutte le angolazioni possibili, compreso il fenomeno dei Comitati di liberazione dei nani". A seguire la presentazione del libro "Un Pisolo in giardino", una visita guidata al Giardino di Boboli, e altre cose. L'unica qualità che redime il tutto è che gli incassi degli ingressi saranno devoluti all'Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze.
Ora, qui io mi chiedo: a parte il concetto e il tema grandemente d'ebbrezza etilica su cui hanno fatto addiritura un convegno, per la cultura di una società, che si esplorino anche tali sfaccettature è segno positivo , oppure è segno di decadenza ormai irrimediabile parare di serietà questioni così triviali? Insomma, dobbiamo leggerlo come un bene, come curiosità verso ogni campo della cultura umana, o ormai ci siamo bevuti il cervello?
(Io personalmente ero basito già a leggere il titolo del convegno...)

mercoledì 16 maggio 2007

Opening post

Perchè versioni in due lingue? Perchè posso, direi. So l'inglese piuttosto bene, ho già tradotto qualcosa prima d'ora, e nessuno si è lamentato finora. E poi ho questa stupida illusione che se qualche tizio italiano potrebbe trovare interessanti questi miei post, potrebbe valere lo stesso per qualche tizio inglese. Forse.

Why double-language version? Because I can, I guess. I know english pretty well, I already translated something before, and nobody complained so far. And I have this stupid delusion that if some Italian dude may find these posts interesting, it could be the same for some English dude. Maybe.

Well, here we are.
It starts today, with this post, this personal blog of mine. Me, when the last thing I thought I would ever do was to open a blog. But you know, you can never tell what future has in store for you... In this case, the event that started all was that one of my favorite blogs, due to some anonymous users a bit too much passionate in advocating their opinions on a particularly controversial topic (long story... maybe in a future post), has been forced to limit comments to blogposts to registered users only. And this obviously means only users registered with a Google or Blogger account.
Until then I had used the option standing halfway between anonymous and registered comment, that is to say comments with nickname and antispam captcha; it's not the greatest warranty in the world, but if you're consistent in your use of nickname, it spares you from having to memorize another username + password, at the negligible cost of writing every time the captcha.
Needless to say this change of ways cut me out; I thought, not that bad, but reading posts and comments without replying... in the end I couldn't resist anymore, and I finally resolved to register. (Moreover, seems like Google and Blogger have now common accounts, that means with your Blogger registration, now "Google account", i can later activate GMail too and other services from Big G. Score!)
Obviously, creating a Blogger account allows you to create a blog, so I thought... why not? This way I'll have a space where I can write down the things that I grind sometimes inside my head, not keeping them plugged in anymore. You're interested or not, your business: I write them down here just because, if someone likes them or ponders over them, all the better. (I could add, nowadays even the postman and his cat have a blog, but that's not excuse for almost anything in the world...).
A much needed clarification: here you won't find the narrations of what I've done today, if I fought with my girlfriend and other mundane amenities: I know very well that the blog origin is as an online personal log, but practice by now has demonstrated that it can go far beyond. Moreover, like many other computer users a bit above the average, I kinda value my privacy and thus I'm tight on personal informations. A thing that, among other things, I doubt you could care much about...
Observations, reflections, what goes on inside my head and I feel like writing, occasionally the important news security advisory. If you think it may interest you, try to give it a read: if you like it and decide to stay, I will be none other than pleased.

martedì 15 maggio 2007

Post d'apertura

Bene, eccoci qua.
Parte oggi, con questo post, questo mio personale blog. Proprio io, che l'ultima cosa che pensavo avrei mai fatto era aprire un blog. Ma si sa, non si può mai prevedere cosa ti riserva il futuro... In questo caso, l'evento scatenante è che uno dei miei blog preferiti, a causa di utenti anonimi un po' troppo ferventi nel sostenere le proprie opinioni su una questione particolarmente controversa (è una lunga storia... magari in un prossimo post), si è visto costretto a limitare i commenti ai post ai soli utenti registrati. E questo significa ovviamente utenti registrati con account Google o Blogger.
Fino a ad allora io avevo usato la possibilità a metà strada tra commento anonimo e utente registrato, vale a dire commento con nick e captcha antispam; non è la garanzia più grande del mondo, ma se uno è costante nell'uso del nick, ti risparmia dover memorizzare un'altro nome utente + password al trascurabile prezzo dello scrivere il captcha ogni volta.
Inutile dire che il cambiamento di "politica" mi ha tagliato fuori; mi son detto poco male, ma leggere post e commenti senza poter replicare... alla fine non ce l'ho più fatta, e mi sono deciso a registrarmi. (Tra l'altro pare che adesso Blogger e Google abbiano gli account in comune, il che significa che con la registrazione su Blogger, adesso "Google account", posso eventualmente attivare anche GMail e altri servizi di big G. Meglio!)
Ovviamente, creare un account Blogger ti permette anche di creare un blog, così mi sono detto... perché no? Perlomeno avrò uno spazio dove buttar giù i rovelli che a volte mi rigiro per la testa, senza tenerceli più tappati dentro. Se vi interessano o no, affari vostri: io li scrivo qui per scriverli, e se a qualcuno poi piacciono o li fanno riflettere, meglio. (Potrei aggiungere: ormai il blog ce l'ha anche il macellaio e il suo gatto, ma non è una giustificazione per quasi niente a questo mondo...).
Una precisazione doverosa: qui non troverete narrazioni di quel che ho fatto oggi, se ho litigato con la mia ragazza o altre amenità mondane: so bene che l'origine del blog è quella di diario personale online, ma la pratica ha ormai dimostrato che il suo uso può andare ben oltre. Inoltre, come molti altri utenti di computer di livello un po' sopra la media, tengo abbastanza alla privacy e quindi sono avaro di informazioni personali. Cosa di cui tra l'altro dubito vi possa importare granché...
Osservazioni, riflessioni, quello che mi passa per la testa e ho voglia di scrivere, occasionalmente la notizia o l'avviso di sicurezza importante. Se pensate vi possano interessare, provate a dare una letta: se vi piace e decidete di rimanere e seguire, non potrà che farmi piacere.